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Il termine biomassa indica tutti quei prodotti di origine organica (vegetale o animale),
che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione, utilizzati per la produzione di energia.
Le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili perché la CO2 emessa per la produzione di energia
non si aggiunge a quella già presente nell’ambiente, ma è la stessa che le piante hanno prima assorbito
per svilupparsi e che alla loro morte tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi
della sostanza organica. L’utilizzo delle biomasse, quindi, accelera il ritorno della CO2 nell’ atmosfera,
rendendola nuovamente disponibile alle piante.
Gli incentivi
L'energia elettrica prodotta da un impianto a biomasse gode di uno specifico
incentivo del GSE: "LA TARIFFA UNICA INCENTIVANTE".
Questa tariffa, elargita direttamente dal GSE, è pari a 0,28€/KWh,
e permette, così, di rientrare dagli investimenti in pochissimi anni,
favorendo, al contempo, la creazione di un nuovo sistema di valorizzazione delle colture agro-energetiche.
L’energia termica prodotta da un impianto a biomasse, inoltre, può essere utilizzata
per il riscaldamento sia civile sia industriale.
Bilancio energetico
Per calcolare la quantità di biomassa da utilizzare nell’impianto
occorre conoscere il potere calorico del prodotto che sarà utilizzato.
Energeticamente l’impianto per funzionare richiede circa 500.000 Kcal a ora.
Per trasformare questa quantità di energia in chilogrammi di biomassa occorre semplicemente
dividere le 500.000 Kcal di energia, necessaria per un’ora di funzionamento,
per il potere calorico di 1 Kg del prodotto utilizzato.
La resa per la produzione di trinciato, per esempio, è di 500 q.li per ettaro, quindi per un anno sono necessari:
500.000 (Kcal/h) / 3500 (Kcal/Kg) = 142 (Kg/h),
poiché l’impianto può funzionare almeno 8000 (h), sono necessari in un anno
142 (Kg/h) x 8000(h) = 12.000(q.li/anno),
se ne deduce che la quantità di terreno sufficiente per alimentare un impianto per un anno sarà pari a:
12.000 (q.li) / 500 (q.li/ha) = 24 (ha).
Bilancio economico
L’impianto da 100 KWe ha un autoconsumo pari a 5 KWe.
La quantità di energia immessa in rete, quindi, sarà pari a 95 Kwe.
Se ipotizziamo un funzionamento di 8000 (h) l’impianto può produrre complessivamente:
95 (KWe/h) x 8000 (h) = 760.000 (KWh),
poiché la tariffa unica incentivante è pari a 0,28 €/kWh il ricavo annuo sarà:
760.000 (KWh) x 0.28 (€/KWh) = 212.800 euro.
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